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Mirtilli

Inclusi tra i ben famosi "frutti di bosco" i mirtilli, con le loro innumerevoli sfumature: dal blu al nero, dal viola al rosso, racchiudono nelle loro dimensioni ridotte un vero e proprio tesoro di proprietà curative. Se parliamo di mirtilli la prima foto che emerge alla mente è quella più classica: deliziosi piccoli frutti di forma tonda, colore nero-violetto, caratterizzati da una parte circolare simile a un ombelico (bacca ombelicata). In realtà, quando si parla di mirtilli ci si riferisce a più di 130 specie diverse, tutte appartenenti alla famiglia delle Ericaceae e al genere Vaccinium. I mirtilli sono una risorsa per la memoria. Moltissimi studi a livello internazionale hanno confermato che il mirtillo è un frutto "anti-aging" per il cervello: grazie al loro alto contenuto di sostanze antiossidanti contribuirebbero a proteggere il cervello dall'invecchiamento e dal declino cognitivo che proviene dallo stress ossidativo, in grado di influire negativamen

Trastevere

La Festa de' Noantri

Una delle festività più famose e caratteristiche della tradizione romana è la festa de Noantri, dedicata ai trasteverini, cosiddetti noantri  in opposizione ai voantri, gli abitanti degli altri quartieri.
I festeggiamenti hanno inizio il primo sabato dopo ogni 16 luglio, data che caratterizza e dà significato alla ricorrenza. Infatti  in questo giorno nel 1535 avvenne un fatto molto insolito che fece gridare al miracolo.

Dopo una furiosa tempesta fu trovata alla foce del Tevere, all’altezza di Fiumicino, una statua in legno di cedro raffigurante la Madonna  che giaceva in una cassa di legno. I marinai, autori del ritrovamento, consegnarono la vergine lignea ai frati carmelitani della basilica di San Crisogono che riconobbero nella scultura il simbolo del loro ordine. La Vergine del carmine, o Madonna fumarola come venne più tardi soprannominata, fu considerata da quel momento la protettrice dei trasteverini e custodita all’interno di un oratorio fatto costruire appositamente da Scipione Borghese, edificio che fu poi demolito nel 1890 per l’ apertura di viale del Re, poi divenuto viale Trastevere. La statua traslocò ancora due volte. Prima nella chiesa di San Giovanni dei Genovesi dove rimase per qualche decennio e poi spostata nella chiesa di Sant’ Agata nella quale si trova ancora oggi.

Da quest’ultima ubicazione la statua esce solo una volta l’anno, il primo sabato dopo il 16 luglio appunto, ornata con i gioielli donati dai fedeli e vestita con abiti sfarzosi, attraversa le strade del rione sulle spalle dei cosiddetti “portatori” e raggiunge la chiesa di San Crisogono, sua prima casa, dove rimane per otto giorni per celebrare l’ottovario di adorazione.

La ricorrenza fa riversare nelle strade del quartiere centinaia di abitanti che seguono la processione e poi si siedono ai tavolini, appositamente allestiti, per mangiare e bere vino. Sacro e profano. Infatti con il tempo la festa si è arricchita di spettacoli, iniziative culturali, e suggestive passeggiate lungo i caratteristici banchetti di dolciumi, cocomeri e “fusaje”, il tutto concluso con uno spettacolo pirotecnico.


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