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Mirtilli

Inclusi tra i ben famosi "frutti di bosco" i mirtilli, con le loro innumerevoli sfumature: dal blu al nero, dal viola al rosso, racchiudono nelle loro dimensioni ridotte un vero e proprio tesoro di proprietà curative. Se parliamo di mirtilli la prima foto che emerge alla mente è quella più classica: deliziosi piccoli frutti di forma tonda, colore nero-violetto, caratterizzati da una parte circolare simile a un ombelico (bacca ombelicata). In realtà, quando si parla di mirtilli ci si riferisce a più di 130 specie diverse, tutte appartenenti alla famiglia delle Ericaceae e al genere Vaccinium. I mirtilli sono una risorsa per la memoria. Moltissimi studi a livello internazionale hanno confermato che il mirtillo è un frutto "anti-aging" per il cervello: grazie al loro alto contenuto di sostanze antiossidanti contribuirebbero a proteggere il cervello dall'invecchiamento e dal declino cognitivo che proviene dallo stress ossidativo, in grado di influire negativamen

Il caffè e la sua storia

Ha una storia millenaria, un profumo intenso, un sapore amato in tutto il mondo sto parlando del caffè. Come si produce e da dove viene? Il caffè è il seme di una pianta delle Rubiacee (pianta da fiore) che cresce in Asia e in America, oltre alla "Coffea Liberica" (o caffè liberiano) e alla "Coffea Excelsa" ci sono due specie principali: la prima è la "Coffea Arabica" definita la più diffusa e meno amara, rappresenta il 75% della produzione mondiale; la seconda è la "Coffea Robusta" ha la qualità più corposa in confronto all'Arabica e risulta anche la più amara. L'origine della scoperta del caffè risale al tempo degli Etiopici, essi  furono i primi a coltivarne la pianta successivamente intorno al 1000 d.c. gli Arabi per primi usarono le bacche per ottenerne una bevanda. Loro stessi verificarono che il frutto non aveva effetti nocivi, provarono a far bollire i semi nell'acqua calda per ottenere un liquido profumato. Il Corano proibisce ai fedeli l'uso di alcolici, da questa affermazione gli Arabi cominciarono a fare largo uso della bevanda del caffè, si dovette aspettare quattro secoli per vedere la nascita dei tipi di caffè. Nei luoghi d'incontro a Costantinopoli, personaggi di alto ceto sociale, si ritrovavano per parlare simpaticamente davanti a una tazza fumante del nero infuso (caffè). Da Costantinopoli all'Europa il passaggio fu breve; i veneziani furono i primi a importare il caffè e ad aprire la prima caffetteria successivamente ce ne furono delle altre. Fino al Settecento il metodo principale per fare il caffè era quello di far bollire i fondi, anche se era difficile poi separarli dalla stessa bevanda. In Francia, si utilizzava un sacchettino di tela, all'interno si inseriva la polvere di caffè, questo era l'unico metodo di bere una tazza di caffè  fino a quando venne inventata la caffettiera a filtro. La bevanda del caffè si ottiene dalla macinazione del seme che viene tostato con cura; semplice ed efficace era e lo è ancora oggi, la caffettiera napoletana di latta o di stagno. Per concludere il sig. Alfonso Bialetti, brevettò e commercializzò la macchinetta del caffè (la moka) prima della Seconda guerra mondiale. Ci furono ulteriori studi che dimostrarono come il caffè, bevuto in quantità moderate, possa aiutare a prevenire patologie metaboliche e neurodegenerative. Il filosofo, rivoluzionario anarchico russo, Michail Bakunin diceva che "il caffè, per essere buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno."

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