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Mirtilli

Inclusi tra i ben famosi "frutti di bosco" i mirtilli, con le loro innumerevoli sfumature: dal blu al nero, dal viola al rosso, racchiudono nelle loro dimensioni ridotte un vero e proprio tesoro di proprietà curative. Se parliamo di mirtilli la prima foto che emerge alla mente è quella più classica: deliziosi piccoli frutti di forma tonda, colore nero-violetto, caratterizzati da una parte circolare simile a un ombelico (bacca ombelicata). In realtà, quando si parla di mirtilli ci si riferisce a più di 130 specie diverse, tutte appartenenti alla famiglia delle Ericaceae e al genere Vaccinium. I mirtilli sono una risorsa per la memoria. Moltissimi studi a livello internazionale hanno confermato che il mirtillo è un frutto "anti-aging" per il cervello: grazie al loro alto contenuto di sostanze antiossidanti contribuirebbero a proteggere il cervello dall'invecchiamento e dal declino cognitivo che proviene dallo stress ossidativo, in grado di influire negativamen

Germogli - la storia

Non è semplice accertare correttamente la prima comparsa dei germogli nell'alimentazione dei nostri avi, i primi segni dei germogli risalgono nell'Oriente precisamente in Cina, venivano citati in un importante testo di medicina tradizionale cinese (Il Grande Erbario), che suggeriva l'utilizzo dei semi germogliati di soia per combattere i disturbi digestivi, gli edemi, i crampi e per calmare i disturbi dermatologici e del cuoio capelluto, ma anche per provvedere all'organismo le vitamine e gli antiossidanti essenziali al rafforzamento delle difese organiche. Nell'epoca di Heian (794-1185), sono stati scoperti in alcuni scritti di medicina giapponese, la funzione dei germogli di soia per le terapie generiche di guarigione. Il medico inglese dr. David McBride, in Occidente dove non c'era ancora molta partecipazione per i semi germogliati e le sue proprietà, consigliò delle cure a base di germogli per lo scorbuto - malattia dovuta alla mancanza di vitamina C. Anche i Legionari Romani (Fanti), era loro usanza, quando erano occupati nelle marce, portare enormi quantità di semi che la maggior parte delle volte germogliavano e dopo gli utilizzavano così al naturale o modificati in focacce. Nei primi 10 anni del Novecento, in Europa i medici naturisti, il dr. Paul Carton e il dr. Jean Valnet suggerivano delle diete alimentari depurative e un rafforzamento del sistema immunitario infatti, l'uso dei semi germogliati si conciliavano alla perfezione con questa filosofia. Una partecipazione globale e collettiva per i semi germogliati, ci fu all'origine degli anni settanta con l'espansione dell'alimentazione vegetariana.

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