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Calzini: un tuffo nella storia

Introduzione:  I calzini, un capo semplice con una storia affascinante. Scopri le loro origini, l'evoluzione e le curiosità legate a questo indumento quotidiano.  I calzini, spesso considerati un capo banale e quotidiano, nascondono in realtà una storia affascinante che si intreccia con l'evoluzione della moda e della società. In questo post, ripercorreremo le tappe salienti della loro storia, dalle origini ai giorni nostri. Le prime attestazioni: Le prime tracce di indumenti simili ai calzini risalgono all'antico Egitto, dove venivano realizzati in lino e utilizzati per proteggere i piedi dalla sabbia e dal caldo. Anche in Grecia e a Roma erano conosciuti gambali e fasce di tessuto per avvolgere le gambe. Medioevo e Rinascimento: Nel Medioevo, i calzini divennero un simbolo di status sociale. Le classi più abbienti li indossavano in seta o lana pregiata, spesso decorati con ricami e gioielli. Nel Rinascimento, la loro lunghezza si estese fino al ginocchio e si diffusero ca

Argento Colloidale

L'azione battericida dell'argento era conosciuta fin dall'antichità. Pensate che i Babilonesi, i Greci e i Romani usavano recipienti in argento per servire le bevande in modo da togliere i microrganismi dannosi, proteggendo i sovrani e l'aristocrazia dalle malattie difficili da curare all'epoca. Considerato l'antibiotico naturale, l'argento colloidale ha un'azione antibatterica, antimicotica, antivirale e rigenerante che lo rendono un eccellente prodotto da mettere sulla pelle in caso di:
  • Piccole ferite
  • Ustioni
  • Scottature
  • Eritemi 
  • Dermatiti
  • Acne
  • Psoriasi
  • Micosi
  • Verruche
  • Piaghe
  • Impedigine (infezione batterica superficiale della pelle)
  • Emorroidi
  • Fuoco di Sant'Antonio e Herpes simplex 
  • Infiammazioni o infezioni vaginali

(L'applicazione più consigliata per l'uso è da 10 ppm-parti per milione)
Come sceglierlo? La qualità dell'argento colloidale è riconoscibile dal colore e dal sapore della soluzione. Piuttosto deve essere chiaro, limpido, trasparente o con una lievissima tendenza al giallo. Non deve avere sapore o, al massimo è consentita una lieve punta metallica.
E' importantissimo sapere che dal 2010, in Italia non è più ammesso l'utilizzo interno dell'argento colloidale. Viene impiegato solo per un uso locale sotto forma di gocce nasali, pomate, compresse di garza imbevute e come rivestimento germicida in dispositivi medici. 
Per saperne di più ecco i link di riferimento:



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