Tale termine sanscrito, con significato analogo, viene utilizzato
anche in ambito buddhista e giainista. Come termine collegato alle darśana,yoga-darśana (dottrina
dello yoga) rappresenta una delle sei darśana, ovvero uno dei "sistemi
ortodossi della filosofia religiosa" induista.
Il termine yoga si riscontra già nel più antico dei Veda, il Ṛgveda, con il significato di "unire",
"attaccare", "imbrigliare". Altri termini sanscritti simili
sono yuj (verbo) con il
significato di "unire" o "legare", "aggiogare"; yúj (aggettivo) "aggiogato",
"unito a", "trainato da"; yugá(sostantivo) ossia il
giogo che si fissa sul collo dei buoi per attaccarli all’aratro. Mircea Eliade (1907-1986) lo riferisce alla radice yuj con il significato di "unire",
da cui anche il latino iungere e iugum. Ananda Coomaraswamy (1877-1947) ricorda in tal senso il brano del Ṛgvedadove viene indicato che l'uomo deve:
« aggiogare sé
stesso come un cavallo disposto ad obbedire »
Gli otto stadi dello Yoga
|
Patanjali indica al praticante otto arti
(come gli arti o parti di un corpo) dello Yoga, cioè otto possibilità per
raggiungere l'unione con il Paramatma.
Yama
Con Yama si intendono i "comandamenti morali universali", o astensioni. Sono i cinque "freni" su cui si fonda l'etica dello Yoga:
·
Ahimsa: non-violenza, astensione dall'infliggere a qualsiasi essere
vivente qualunque tipo di male, sia esso fisico, psicologico, ecc.;
·
Sathya: verità, aderenza al vero, sincerità
(soprattutto con se stessi);
·
Asteya: onestà, astensione dalla cupidigia,
liberazione dall'avidità;
·
Brahmacharya: castità (intesa soprattutto come purezza morale e
sentimentale);
·
Aparigraha: distacco, non-attaccamento, astensione
dalla bramosia del possedere.
Niyama
Con Niyama si intendono le regole dell'autopurificazione.
·
Saucha: pulizia, salute fisica, purezza;
·
Santosa: appagamento, felicità della mente,
l'accontentarsi;
·
Tapas: ardore, fervore nel lavoro, desiderio
ardente di evoluzione spirituale;
·
Svadhyaya: studio di se stessi, ricerca interiore;
·
Ishvara Pranidhana: abbandonarsi alla Divinità, la resa al Signore di tutte le nostre azioni.
Asana
Gli āsana (in sanscrito आसन) sono posizioni o posture
utilizzate in alcune forme di yoga, in particolare nello Hatha Yoga.
La funzione degli asana è direttamente collegata alla fisiologia indiana,
fondata sul sistema sottile. Secondo
tale sistema, attraverso l'assunzione di diverse posizioni del corpo, il
praticante diviene in grado di purificare i canali energetici (nadi), incanalare
l'energia verso specifici punti del corpo ed ottenere così un notevole
beneficio psicofisico.
Gli asana
conosciuti sono alcune migliaia; ciascuno di essi porta un nome derivato dalla
natura (soprattutto animali), o dalla mitologia induista.
Pranayama
Il Pranayama (letteralmente significa controllo
delle correnti praniche) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. Insieme a Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei
sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche interiori
(antaranga sadhana) ed insegnano come controllare il prana per mezzo della
respirazione e della mente, quale via per liberare i sensi dalla schiavitù
degli oggetti di desiderio. La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza)
e da Ayama(lunghezza, controllo, espansione).
Il suo significato indica quindi il controllo del prana (energia vitale) per
mezzo del respiro.
Pratyahara
Per Pratyahara si intende l'emancipazione della mente, il suo ritiro dagli
oggetti dei sensi. La ritrazione dei sensi si ottiene distaccando l'attenzione
dall'ambiente esterno dirigendola verso l'interno così come la tartaruga ritrae
gli arti e la testa nel carapace. Il canto di un mantra e la pratica NYM sono
tecniche che portano allo stato Prathyahara.
Dharana
Il
termine Dharana indica la capacità di concentrazione, diventare
tutt'uno con quello che si sta facendo, con un oggetto esterno o interno.
Requisito indispensabile per i passi successivi.
Dhyana
Samadhi
Per Samadhi si
intende uno stato di coscienza superiore: è l'unione con Paramatma, l'unione del meditante con l'oggetto meditato,
l'unione dell'anima individuale con l'Anima universale. Si può individuare con
uno stato d'essere equilibrato, raggiungimento del benessere totale,
tramite un percorso che porta ad uno stato di profonda realizzazione.
Commenti
Posta un commento