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La farmacia nel frigo: come usare il cibo per prevenire la depressione stagionale

Immagine generata da Gemini Alimentazione e Depressione Stagionale: un Legame Stretto L'arrivo dell'inverno, con le sue giornate più corte e la minore esposizione alla luce solare, può portare con sé una sensazione di tristezza e malinconia, conosciuta come depressione stagionale o SAD (Seasonal Affective Disorder) . Questo disturbo, che colpisce un numero significativo di persone, può influenzare l'umore, l'energia e persino l'appetito. Il Ruolo Cruciale dell'Alimentazione Sebbene la depressione stagionale sia un problema complesso con diverse cause, l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel модули ее sintomi e migliorare il benessere generale. Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti essenziali può aiutare a: Regolare i ritmi circadiani : il consumo di cibi ricchi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina (l'ormone del buonumore), può favorire un sonno regolare e migliorare l'umore. Aumentare i livelli di vitamina D : ...

Il centro della fame mettiamolo in azione

Il pasto giusto deve durare 20 minuti; questo è il tempo minimo che bisogna dedicare alla colazione, al pranzo e alla cena. In questa maniera si mettono in moto gli ormoni della sazietà e non c'è pericolo di avere ancora il desiderio di mangiare subito dopo aver terminato il pasto. Attivando il centro della fame cioè, il sistema nervoso e l'apparato digerente, sono in stretto collegamento tra di loro, c'è un esatto meccanismo biochimico, che sistema il senso di fame e di sazietà, trattandosi di una specie di "sensore"sistemato nell'Ipotalamo (struttura del sistema nervoso centrale situata nella parte più antica del cervello), che regola il peso corporeo, la temperatura del corpo, il freddo, il caldo, la sete e la fame. Ha bisogno minimo di 20 minuti, prima di mettersi in moto e dare al soggetto l'indizio di "stop al cibo". E' inteso che, se nel corso dei 20 minuti si mangia compulsivamente di tutto e oltre, facendo dilatare lo stomaco e rallentando tutte le funzioni metaboliche, l'organismo ne risente e il cervello non ha avuto il tempo necessario per percepire la sazietà. E' stato documentato che i soggetti che mangiano in fretta un intero pasto, tendono ad ingoiare aria che gonfia lo stomaco, accumulando più grasso e scorie a differenza di soggetti che consumano un pasto con più lentezza. Mangiare di fretta, nel corso del tempo, non si riesce più a controllare correttamente la fame e la sazietà, infatti è obbligato a prendere ulteriori quantitativi di cibo sempre più consistenti, con un risultato di eccesso calorico (ingrassamento corporeo).

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