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La farmacia nel frigo: come usare il cibo per prevenire la depressione stagionale

Immagine generata da Gemini Alimentazione e Depressione Stagionale: un Legame Stretto L'arrivo dell'inverno, con le sue giornate più corte e la minore esposizione alla luce solare, può portare con sé una sensazione di tristezza e malinconia, conosciuta come depressione stagionale o SAD (Seasonal Affective Disorder) . Questo disturbo, che colpisce un numero significativo di persone, può influenzare l'umore, l'energia e persino l'appetito. Il Ruolo Cruciale dell'Alimentazione Sebbene la depressione stagionale sia un problema complesso con diverse cause, l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel модули ее sintomi e migliorare il benessere generale. Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti essenziali può aiutare a: Regolare i ritmi circadiani : il consumo di cibi ricchi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina (l'ormone del buonumore), può favorire un sonno regolare e migliorare l'umore. Aumentare i livelli di vitamina D : ...

Le diete vegane

Le diete vegane sono dei modelli dietetici vegetariani che escludono dall’alimentazione la carne di qualsiasi animale e tutti i prodotti di origine animale. Oltre alla dieta vegana classica, basata su cereali, legumi, verdura e frutta e tipicamente adottata come pratica alimentare nel veganismo etico, si possono considerare diete vegane anche altre diete che, sebbene differiscano sostanzialmente da una dieta vegana classica sia nei principi alimentari sia nel tipo di alimenti consumati, non comprendono il consumo di alcun ingrediente di origine animale, quali quelle praticate, ad esempio, nel crudismo vegano, nel fruttarismo o nell'ehretismo.


Nella dieta vegana generalmente carboidrati, grassi e proteine coprono rispettivamente il 50-65%, 25-30%, 10-12% dell'apporto calorico totale. In generale, la dieta vegana tende ad avere elevate quantità di fibre, magnesio, potassio, vitamina C, vitamina E, acido folico (vitamina M o B9), carotenoidi, flavonoidi e altri fitocomposti, un contenuto di calorie, grassi saturi e colesterolo ridotto, risulta equilibrata nell'apporto di carboidrati, proteine e ferro, e può presentare ridotte assunzioni di vitamina B12, calcio, vitamina D, zinco e acidi grassi omega-3 a lunga catena. Una dieta vegana variata e che soddisfi le esigenze energetiche è comunque in grado di soddisfare le raccomandazioni correnti per tutti i nutrienti e, in alcuni casi, l'uso di cibi fortificati o di integratori può fornire utili quantità di nutrienti importanti. Una dieta vegana può essere inoltre utile nell'aumentare l'assunzione di sostanze protettive e ridurre al minimo l'assunzione di nutrienti implicati in diverse patologie croniche. Tuttavia, nei paesi meno sviluppati, l'esclusione parziale o totale dei prodotti di origine animale può provocare un più ampio e maggiore rischio di carenze nutrizionali e un rischio di inadeguatezza energetica, in quanto in queste aree spesso viene consumata una varietà molto limitata di alimenti e tipicamente nella dieta vi è un'eccessiva dipendenza da un alimento di base di valore nutritivo limitato, come il mais o la manioca.

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